Rivista di diritto delle arti e dello spettacolo
Fascicolo 2/2018
Rivista fondata per analizzare, nella prospettiva giuridica ed economica, i problemi del mondo delle arti e dello spettacolo, caratterizzata da un approccio multidisciplinare e trasversale allo studio della materia.
scarica l'editoriale completoCome emerge dall’articolo che apre questo numero della Rivista, arte e cultura sono ormai valori universalmente riconosciuti come meritevoli di tutela e tuttavia anche oggi (paradossalmente, forse più di ieri, data la maggior attenzione manifestata nei loro confronti) essi appaiono esposti a minacce e pericoli, sia in tempo di pace – dove si fa fatica a disciplinare un settore spesso animato da mode, emozioni e passioni – che in tempo guerra: dall’Afghanistan alla Siria, al Mali, il patrimonio culturale dell’umanità diventa bottino e merce da mettere illecitamente in circolazione quando non oggetto di ricatto e distruzione (talora ammantata da malintesi principi religiosi).
Abstract: Il presente scritto si occupa del delicato settore della tutela del patrimonio culturale dal punto di vista internazionalistico, dove un ruolo di spicco è rivestito dall’UNESCO, agenzia specializzata delle Nazioni Unite. È a partire dagli anni Settanta che si è manifestata una nuova sensibilità nella salvaguardia e, soprattutto, nella implementazione della tutela del patrimonio culturale predisponendo un sistema di protezione sempre più onnicomprensivo. Saranno messi in luce i punti di forza e di debolezza dell’attuale quadro normativo sia in tempo di guerra che in tempo di pace, nell’ottica di un impegno più concreto da parte dell’intera Comunità internazionale, nell’interesse delle generazioni presenti e future per la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale mondiale dal valore inestimabile.
Keywords:patrimonio culturale mondiale – protezione – UNESCO – operazioni di peacekeeping – investimenti.
Abstract: Non si può escludere il plagio di stile di un’opera pittorica anche se non può condurre all’idea dell’autorialità originale dell’opera la differenza di valore attribuita rispetto alle opere dell’autore richiamato nello stile. È necessario indicarne per il venditore la paternità della stessa, adempiendo così all’obbligo ex art. 42 Cod. Beni Culturali che gli chiede di fornire attestati di autenticità e provenienza.
Keywords:plagio – elementi creativi – forma espressiva – riproduzione – sussistenza.
Abstract: Dopo aver brevemente ripercorso le riforme che hanno interessato l’imposta Irap, il presente contributo tenta di delineare quale sia l’attuale “volto” di questo istituto, a seguito dei molteplici interventi della giurisprudenza di legittimità.
Keywords:Tributi – IRAP – Professionista – Accertamento – Istanza di rimborso.
Abstract: Il progetto PanoramaSpettacolo è ideato dalla Direzione Generale Cinema e dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e sviluppato dall’Osservatorio dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con l’intento di fornire informazione statistica territoriale che sia di supporto alle attività di definizione, monitoraggio e valutazione delle politiche e degli interventi per il settore culturale. Il progetto PanoramaSpettacolo trae origine da un Protocollo d’Intesa stipulato tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE). Con il Protocollo d’Intesa, la SIAE si impegna a fornire all’Osservatorio dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali dati georeferenziati relativi all’attività di spettacolo in Italia. Nei documenti di ricerca prodotti nell’ambito del progetto PanoramaSpettacolo sono proposte analisi territoriali dell’offerta e della domanda di spettacolo, realizzate utilizzando uno strumento di indagine di tipo GIS (Geographical Information Systems) e strumenti propri della metodologia statistica. Il progetto PanoramaSpettacolo è presente, come Studio Progettuale, nel Programma Statistico Nazionale per il triennio 2017-2019 predisposto dall’ISTAT.
Keywords:offerta e domanda di spettacolo – georeferenziazione – Geographical Information Systems (GIS) – rappresentazione cartografica – aree territoriali omogenee.
Abstract: L’insegnante di danza, come figura professionale, non ha regole chiare e condivise a cui far riferimento all’interno dell’ordinamento italiano. Se il dettato costituzionale lascia libero l’insegnamento dell’arte e della scienza, tale figura viene spesso invece inserita, non senza un certo disagio, all’interno delle regole dello sport. Dopo anni di attesa, la legge delega n.175/2017 per il riordino dello spettacolo dal vivo chiamava il governo a legiferare anche per il settore della danza, con particolare riferimento all’istituzione di scuole e all’abilitazione per l’insegnamento. Tutto ciò, purtroppo, è naufragato a causa della mancata emanazione dei decreti attuativi tanto attesi.
Keywords:danza – insegnamento – accademia – scuola – codice dello spettacolo.
Abstract: Il Tribunale di Roma affronta il tema del conflitto tra DOP e Marchi collettivi e marchi di impresa, focalizzandosi sul concetto di “Evocazione”.
Parole chiave: marchi – evocazione – usurpazione – denominazione di origine – preuso.
Abstract: Il contributo propone un’indicazione metodologica sul reimpiego quale operazione in grado restituire alla storia dell’arte da un lato il valore della continuità col passato in epoca medioevale, dall’altro come principio di una progressiva definizione dell’idea di bene culturale in epoca rinascimentale. A partire da questa indicazione storica sarà poi discussa l’attualità concettuale dell’operazione di reimpiego come evidente dalla leva riproducibile dell’arte oggetto di montaggio cultorologico – secondo una proporzione che individui come antecedenti reimpiego e found footage, come conseguenti il patrimonio fisico e audio-visivo. Apre il contributo un riferimento alla produzione del pensatore tedesco Walter Benjamin in virtù della sua personalissima prassi operativa e tensione culturale.
Keywords:reimpiego, arte medievale, found footage, montaggio cultorologico, Walter Benjamin.
Abstract: Il saggio intende ripensare in modo critico e dinamico il problema della promozione dell’arte e della cultura dal punto di vista giuridico, con particolare riferimento allo “stato dell’arte” nella dottrina del diritto amministrativo. In vista di questo obiettivo, il saggio ricostruisce il concetto di libertà del pensiero artistico alla luce delle acquisizioni delle discipline cognitive, in particolar modo da parte della neuroestetica, e giunge alla conclusione che la libertà del pensiero artistico non è solo costituita dalla componente razionale, ma deve tener congruo conto delle componenti emozionali ed istintive che sono alla base del processo di creazione artistica e culturale. In secondo luogo ritiene criticabile la visione predominante dell’arte e della cultura come “bene” a sfondo patrimoniale e gestibile con i soli strumenti dell’analisi economica del diritto. Assume invece la posizione secondo cui alla base del fenomeno della tutela e promozione vi è la capacità della Repubblica di educare, formare, istruire e incoraggiare l’apprendimento artistico e culturale in ogni cittadino secondo quanto già previsto dalla Costituzione italiana.
Keywords:neuroestetica – diritto amministrativo – tutela dell’arte – libertà di pensiero – Chiamata alle Arti.